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Politici e giornalisti afro-specialisti non parlano mai dell'Africa a prescindere dalla fame, dall'Aids e dalla guerra. Ma sulle vere ragioni del letargo del continente nero c'è un silenzio reo e un vuoto vergognoso. Spetta quindi agli africani fare luce sulle cause del male dell'Africa. L'autore di questo libro racconta la Costa d'Avorio nella sua evoluzione storico-politica, sin dai primi contatti con la Francia. La miseria è la conseguenza della politica di sciacallaggio, della colonizzazione umiliante e alienante, dell'indipendenza neo-colonialista e della globalizzazione di sfruttamento unilaterale, nonché delle malversazioni economiche dei dirigenti africani. Constatando l'inadeguatezza delle politiche prêt-à-porter dell'Occidente, l'autore propone come nuovo paradigma l'integrazione africana e un sistema genuino di governo made in Africa: l'afrocrazia.